Il 21 Giugno 1972, dalla casa al Sestriere dove sta trascorrendo un breve periodo di vacanza con la madre e la figlia Stefania di due anni, Franca Ballerini telefona a Francesco Magliacani, suo suocero. È preoccupata perché non riesce a contattare telefonicamente Fulvio, il marito, rientrato a Torino per occuparsi di alcune faccende. Ha provato a casa e anche allo showroom ma del facoltoso commerciante di mobili ventott’enne non ci sono tracce.
L’uomo cerca, inutilmente, di mettersi in contatto telefonico con il figlio e alla fine, in compagnia dell’altro figlio, si reca presso l’abitazione dei coniugi, una villetta de La Pellerina, quartiere bene di Torino. Suonano alla porta di casa ma nessuno viene ad aprire. Sul viale d’ingresso però ci sono la macchina e la moto di Fulvio e i due si convincono che sia dentro. Non hanno le chiavi ma riescono ad entrare dalla finestra: trovano la casa deserta ma in ordine. Fulvio è scomparso.
Ma chi è Franca Ballerini e cosa è successo al marito? Ve lo racconto io, ma andiamo con ordine.
Franca all’epoca dei fatti ha ventidue anni e da tre è sposata con Fulvio Magliacani. I due hanno una figlia nata un anno dopo il matrimonio e una vita apparentemente felice e perfetta. Lei è una bellissima bionda dagli occhi di ghiaccio, lui il figlio di una benestante famiglia di mobilieri torinese. Gli amici d’infanzia la descrivono come “la più bella del quartiere”, mentre per il suocero è “troppo bella per mio figlio”. Allertata dal suocero, Franca rientra in città in tutta fretta.
Una volta a casa la donna scopre che mancano una valigia, vestiti, camicie, biancheria ed altri effetti personali del marito, oltre a una pistola. Ne deduce che il marito sia partito e l’abbia lasciata, forse per via di un’altra donna, e si confida con i suoceri. Trascorrono tre giorni e di Fulvio non si hanno notizie. Franca, sempre più convinta che il marito l’abbia lasciata per via di un’amante, si reca al commissariato e ne denuncia la scomparsa. Pochi giorni dopo mette in moto la procedura di separazione legale per abbandono del tetto coniugale.
Per la polizia il caso non è prioritario: nei fatti l’allentamento è stato volontario e non considerano l’uomo in pericolo. L’unico a non credere a tutta la storia è il padre dello scomparso. Francesco Magliacani conosce bene il figlio e sa che è innamorato della moglie. Inoltre non è tipo da colpi di testa e si è sempre confidato con la famiglia. Non si fida invece della nuora: ha sempre avuto la convinzione che lei abbia sposato il figlio solo per avere una sicurezza economica, ma che non lo amasse sul serio.
Chiede a un amico di seguire la donna. Lui stesso si apposta per spiare le frequentazioni della donna. Franca infatti, ormai certa di essere stata abbandonata, ricomincia una vita da donna libera. Esce spesso e spende molti soldi. Frequenta contemporaneamente due uomini, Paolo Pan, un piccolo delinquente di periferia e un odontotecnico torinese.
Il 5 ottobre 1972 a casa Magliacani arriva una telefona anonima. Una donna comunica che Fulvio sta bene, non ha bisogno di niente e chiede di essere lasciato in pace. La famiglia è molto turbata dalla strana chiamata e la preoccupazione aumenta quando due giorni dopo qualcuno ruba dalla villa alla Pellerina la BMW e la motocicletta di Fulvio.
Passano nove giorni e Paolo Pan viene arrestato alla frontiera di Ventimiglia mentre esibisce una carta d’identità falsa. È ricercato dalla polizia e al momento dell’arresto si trova su una Mini Minor rossa in compagnia di una bellissima bionda. La donna è Franca Ballerini che in un borsone nasconde banconote in dollari per un valore di tre milioni e mezzo. Lei dichiara che sono dell’amico e viene rilasciata. Il padre di Fulvio decide che è il momento di andare dai carabinieri e raccontare i suoi sospetti.
Siamo nei primi giorni del 1973 e le indagini vengono riaperte ma gli elementi su cui procedere sono davvero pochi. Francesco Magliacani bussa alla porta del maresciallo Raffaele Savoia per chiedere aiuto. È un padre che non si dà pace, è insistente e tutti i giorni passa a trovare il maresciallo per sapere se ci sono novità. Il militare prende a cuore il suo caso e inizia ad indagare, nei tempi morti, sul passato della Ballerini. Scopre così che la donna conosce bene Paolo Pan. I due da bambini erano vicini di casa e dalle sue ricostruzioni hanno iniziato la loro relazione da ragazzi e l’hanno portata avanti nonostante il matrimonio di lei.
Paolo Pan al momento delle indagini ha 32 anni. È un ladruncolo e trafficante di auto rubate, «un uomo freddo, amorale, con un ego molto forte», lo descrive il perito psichiatrico nella sua relazione. È un bell’uomo, dotato in un certo fascino. Nel quartiere è soprannominato Delon, per via della somiglianza con il noto attore. Franca si innamora di quel bullo di periferia quando ha appena quattordici anni. Lo lascia solo dopo molte insistenze da parte della famiglia che la vuole invece sistemata con un giovane di buona famiglia in grado di garantirle un certo benessere.
Dopo un periodo presso il riformatorio Ferrante Aporti, Pan organizza un traffico internazionale di auto di lusso rubate che trasporta in America via cargo. I soldi sono tanti e lui si concede la bella vita: trascorre le sue vacanze a Nizza e frequenta belle donne che lui dice “cambiavo come le camicie”. C’è una però da cui torna sempre: Franca.
Aver scoperto che la donna ha una relazione fuori dal matrimonio però non sposta troppo le indagini di Savoia. Mette due uomini a pedinare la donna ma si convince che è solo una giovane mamma un po’ irrequieta e troppo sola. La svolta arriva undici mesi dopo. Un corniciaio torinese avverte i Carabinieri che un delinquentello un po’ sbruffone gli ha confidato di aver aiutato suo fratello e la fidanzata di quest’ultimo ad uccidere il marito di lei e ad occultare il cadavere. Il nome del chiacchierone è Tarciso Pan.
Tarciso Pan è fratello di Paolo e suo complice nel traffico di auto rubate. È già noto alle forze dell’ordine per il suo passato violento ma soprattutto perché quando esagera con il vino tende a sciogliere la lingua. Gli uomini del maresciallo lo avvicinano in un bar la sera del 21 settembre 1973 e su un registratore rudimentale, tenuto fermo con del nastro adesivo, raccolgono la confessione di Tarciso.
Tarcisio racconta che il fratello è innamorato di Franca e che i due volevano vivere insieme. Ma bisognava fare fuori il marito di lei. Approfittando del viaggio in montagna e sapendo che l’uomo sarebbe stato solo in casa, sono entrati con le chiavi che lei gli fornito e lo hanno atteso in camera da letto. Lo hanno ucciso con quattordici coltellate e poi hanno avvolto il cadavere nella coperta del letto. Lo hanno trasportato a Fiano e lì sepolto sotto un palmo di terra.
Il maresciallo Savoia non sa se credere al nastro che gli portano i suoi uomini. Tarciso è un violento e un criminale ma è anche un chiacchierone inaffidabile. Quando Paolo e Franca posano per i paparazzi abbracciati al mare si convince a convocare Tarciso in caserma. E lì ha un’altra sorpresa: non solo accompagna gli inquirenti in un bosco dove si trova il cadavere di Fulvio Magliacani ma sostiene anche che il fratello è l’autore dell’omicidio di un concorrente nel traffico delle automobili rubate.
A Savoia non serve altro e il 26 ottobre 1973 arresta i due amanti. “Amore non ti preoccupare, andrà tutto bene” le dice lui mentre il maresciallo gli mette le manette.
Si definisce una donna innamorata: innamorata della propria famiglia, del proprio lavoro, della vita. Innamorata del suo Andrea. Viaggia spesso per lavoro e piacere e nel poco tempo libero ama leggere, scrivere e collezionare intimo con cui stupire il suo lui.
Architetto e scrittrice, di base a Milano, vive e lavora gran parte dell’anno nella Penisola arabica dividendosi fra la passione per il design e quella per la scrittura.
La trilogia “Il mio Andrea” sorprende il pubblico con un romanzo autobiografico di profonda introspezione che porta il lettore per mano nei difficili meandri dell’amore incestuoso.
Liberatevi da ogni preconcetto e non potrete non amare i suoi personaggi. Calatevi senza pregiudizi nelle sue storie d’amore in cui il sesso, tanto, di qualità e ben raccontato, sarà di ispirazione per i vostri rendez-vous più peccaminosi.