Pensieri in libertà

Interessante la classificazione che molte donne fanno del proprio intimo: per lo sport, per il lavoro, per stare in casa, per il sesso… Io faccio la stessa cosa con le mie scarpe.

Alle donne consiglio sempre di farsi i cazzi propri perché altrimenti ci pensa qualcun’altra.

Se il mattino ha l’oro in bocca e il cazzo del mio Andrea per me vale più dell’oro io oggi sono il mattino.

La passione non ha bisogno di un movente per scatenarsi, si accontenta delle opportunità.

Dopo mille insistenze di una cara amica, questa estate ho scritto su commissione una lettera erotica per il marito con cui avvertiva un momento di stanca. I risultati sono stati buoni e di questo sono felice. Adesso però fatico a guardare lui senza arrossire.

Se a un matrimonio lungo, noioso e plumbeo infili la mano nello spacco del mio vestito, giochi un po’ con la balza delle mie autoreggenti, mi accarezzi delicato attraverso il perizoma e poi non mi porti in un posto appartato, è chiaro che mi vuoi torturare.

Invento una riunione dall’altro lato del mondo, mi dimentico di lavoro e famiglia, volo ventitré ore in un giorno e mezzo solo per vederti e cenare insieme: capisci che sono follemente innamorata di te?

Di giorno mamma, moglie, lavoratrice, seria, impegnata.Di notte porca, perversa, disinibita, divertente, puttana. Ma il giorno e la notte si confondono all’alba e al tramonto.

Delle coccole sul divano adoro che tu mi stringi forte per non farmi cadere e io mi sento leggera dando a te tutto il controllo.

Incontro la ragazza di cui mi innamorai a vent’anni e la ritrovo donna, madre e sempre bellissima. Mi sorprendo per i capezzoli che si induriscono solo a guardarla e perché, nonostante i mostri del passato, non sono cambiata affatto: sono sempre la solita inguaribile romantica.